lunedì 14 settembre 2015

Dall'Isola che non c'è #2: L'Iterazione di una Fantasia - Parte 2 - Fantasia 2006

Si continua il cammino intrapreso col primo episodio della rubrica "Dall'Isola che non c'è", con il secondo e conclusivo capitolo dell'Iterazione di una Fantasia, dedicato al secondo Fantasia dimenticato, ovvero:

fan-art



La Fantasia del Nuovo Millennio
Nel 1999, dopo una realizzazione avvenuta nel riserbo, nelle pause fra un film e l'altro del così detto Rinascimento Disney, usciva nelle sale Fantasia 2000, il sequel del classico del 1940. Il progetto era stato portato avanti da Roy Disney, nipote di Walt, in un periodo di instabilità nella dirigenza Disney, una triade composta da Michael Eisner, Jeffrey Katzenberg (che aveva lasciato gli studios nel 1994) e Roy stesso, in seguito alla morte di Frank Wells (presidente e direttore operativo della compagnia). L'idea aveva iniziato, però, a farsi strada già negli anni '80 nella mente di Roy Disney, ma  la possibilità si delineò grazie alla nascita del mercato delle videocassette e al successo dell'uscita dell'edizione in VHS del vecchio Fantasia, facendo credere che esistesse un pubblico per tale operazione.

Fantasia 2000 si proponeva come un rilancio del franchise, rispettoso del passato (come è ben intuibile anche per la presenza della sequenza dell'Apprendista Stregone), ma puntando gli occhi verso l'innovazione che si era avuta fino a quel momento. Basti pensare che nel film sono presenti i corti corrispondenti alla terza e quarta incursione della Disney pre-2000 alla computer grafica (I Pini di Roma e Il Soldatino di Stagno). Non mancano inoltre sequenze che ribadiscono la carica epica del primo film, come L'Uccello di Fuoco, ma nonostante ciò l'accoglienza fu alquanto fredda. Il grande pubblico continuò a disinteressarsi di questa forma di pura arte dell'animazione e la critica lo bocciò perché non era stato in grado di osare e di spingersi verso l'avanguardia come era stato fatto nel 1940, complice anche un minutaggio più esiguo, per evitare di perdere appeal verso gli spettatori che avrebbero voluto solo intrattenimento e disinteressati delle velleità artistiche dell'opera.
Ma Roy non desistette e decise di riprovarci, pensando di fondere l'animazione con un repertorio di musiche provenienti da tutto il mondo, dando il via a ciò che divenne noto come Fantasia 2006.

Fantasia 2006 sarebbe stato un progetto di espansione del brand di Fantasia in campo mondiale, tanto da avvicinarsi come idee maggiormente a ciò che era stato pensato in passato per la realizzazione di Musicana. Purtroppo il film entrò in sviluppo in un periodo considerato come uno dei peggiori nella storia della Disney. La formula del classico anni '90 iniziava a scricchiolare e la direzione intraprese la strada della sperimentazione, con produzioni di qualità anche medio-alta, che però non incontrarono i favori del pubblico. Nello stesso periodo l'animazione stava osservando la nascita di vari competitor che avrebbero cercato di rivaleggiare col gigante di Burbank, spesse volte riuscendolo a surclassare, almeno a livello commerciale. La sorella Pixar, la Sony, BlueSky, ma soprattutto la Dreamworks, che, con a capo il transfugo Katzenberg, nei primi anni del millennio definì il proprio stile come quello egemone nel campo dell'animazione. Un'animazione fatta il più delle volte da umorismo più smaliziato, ma allo stesso tempo infantile, con un uso totale della computer grafica (la Dreamworks aveva provato la strada dell'animazione tradizionale, anche con eccellenti risultati tecnici, ma senza altrettanti successi al botteghino, tanto da decidere di escluderla da ogni progetto seguente). Fu questo il tempo dell'infelice decisione di Eisner di abbandonare la tecnica di animazione a mano e dirottare tutti i progetti in corso verso il 3D, invece di continuare a proporre la dicotomia di tecniche fra WDAS e Pixar. Nel mezzo di questa situazione precaria i lavori su Fantasia 2006, nonostante la sorte del film apparisse oscura, continuarono, in sordina, e vi si dedicarono oltre agli studi di Burbank anche i neo-acquisiti studi francesi dei fratelli Brizzi. Il progetto iniziale comprendeva le seguenti sequenze.



Destino



Su questo corto si potrebbe parlare a lungo, tanto la sua gestazione è stata travagliata e intensa (infatti nei contenuti speciali di Fantasia 2000 si trova accompagnato da un'ora e mezza di documentario). Walt Disney e Salvador Dalì si conoscevano, questo è risaputo, ed erano anche in buoni rapporti, tanto da spingere il magnate dell'intrattenimento a proporre all'artista una collaborazione nella realizzazione di un'opera cinematografica in animazione. L'idea di Dalì fu di trattare l'incomunicabilità fra i sessi, attraverso l'utilizzo di barriere fisiche e di diversi codici di espressione, con come sottofondo la canzone Destino, cantata dal Armando Domiguez. Lo sviluppo del corto andò avanti a lungo, con il lavoro del surrealista coadiuvato dallo story-board artist John Hench. Fu realizzato un test di animazione di 17 secondi, ma poiché i venti di guerra erano incombenti (con tanti artisti richiamati alle armi, difficoltà economiche e richieste da parte del governo di materiale d'animazione propagandistico) l'opportunità di vedere il frutto di un connubio tanto ispirato naufragò nel nulla di fatto.
Riesumate le idee e gli story-board del corto, Roy, nel periodo della realizzazione di Fantasia 2000, decise di far vedere la luce a questo progetto dormiente da decenni, affidandolo agli studi di Parigi, con la consulenza del vecchio Hench, che riuscirono a completarlo nel 2003. All'interno dell'ideale multiculturalismo dietro al progetto Fantasia 2006, questo avrebbe dovuto rappresentare la Spagna, terra d'origine di Dalì.



















Uno per Uno

Conclusa la produzione del re leone, Lebo M e Jay Rifkin, vollero porre una conclusione alla loro collaborazione sulla colonna sonora della pellicola, con un cd contenente delle tracce musicali ispirate al film, ma non usate nella produzione. La Disney si interessò al progetto e lo appoggiò, pubblicando il cd Rhythm of the Pride Lands. Meno di un decennio dopo, l'intenzione di introdurre variazioni etniche in quello che doveva essere Fantasia 2006 offrì la possibilità di rifarsi alle composizioni di Lebo M ed in particolare a One by One, canzone che era già stata utilizzata nell'adattamento in musical del classico del 1994, per una sequenza ambientata in una baraccopoli sudafricana, con protagonisti dei bambini che fanno volare il loro aquilone. Sarebbe dovuta essere la sequenza rappresentante l'Africa.







Lorenzo

Lorenzo era un corto che, come Destino, aveva avuto una gestazione molto lunga. La sua origine quasi coeva al primo, infatti nasce da un'idea che l'animatore degli studios Joe Grant ebbe nel 1943, vedendo una lotta fra i suoi due barboncini. Lo spunto venne accantonato e, solo in occasione dei lavori per il rilancio di Fantasia, ripreso da Mike Gabriel sessant'anni dopo, che, con la collaborazione del novantaseienne Grant, animò con una carica espressiva mai vista una storia dall'atmosfera abbastanza disturbante, con al centro le vicissitudini di un gatto e della sua coda vittima di un maleficio, con Bordoneo y 900 come colonna sonora il tango .













La piccola fiammiferaia

L'ultima sequenza sarebbe dovuta ispirarsi al racconto di Hans Christian Andersen La piccola fiammiferaia, tornando per la colonna sonora sulle consuete composizioni di musica classica che avevano caratterizzato le installazioni precedenti della serie, con il Notturno per quartetto d'archi n. 2 in Re maggiore di Aldexander Borodin. Oramai la produzione di un terzo Fantasia era stata bocciata, quindi forse anche per questo il tono della storia si mantiene molto fedele all'originale, nella tristezza che pervade le immagini e soprattutto nel tragico finale, per niente addolcito, come accade di continuo nelle trasposizioni disneyane. Si nota nel cortometraggio un approccio che risente sia dei rimandi ai fasti degli anni '90, sia alle influenze del recente successo dello studio, Lilo e Stitch, in una fusione pressoché inedita, dato che il suddetto corto rappresenta uno dei pochi esempi dell'animazione in elaborazione ai WDAS a cavallo della metà dello scorso decennio. Dopo di questo verranno realizzati ben poche altre produzioni in animazione tradizionale e tutte nel periodo dopo i grandi stravolgimenti del 2006, cioè dopo il (momentaneo) reinserimento dello studio nella produzione in 2D. Uno stile, questo che non rivedremo. Il passaggio al 3D sarà totale, per poi vedere spiragli di ripresa solo dopo la fusione con la Pixar, ma allora sarà qualcosa di diverso, non permettendoci di godere a pieno d questo anello di passaggio nella storia dell'animazione tradizionale Disney. All'interno del progetto internazionale dietro a Fantasia 2006, questo avrebbe dovuto rappresentare la Russia.













Le sequenze inedite
Concept di Sebastian da La Sirenetta
Fin qui il discorso verteva su cortometraggi, seppur di reperibilità variabile, effettivamente prodotti ed animati, ma ora la trattazione si tinge di tinte fosche, poiché degli altri pezzi che avrebbero composto il film si sa poco. Si parlava infatti anche di inserire in pezzo di Youssou N'dour, riguardante l'Africa (verosimilmente sostituito da One by One). Roy Disney inoltre in varie occasioni pubbliche riferiva della presenza di almeno altre due scene. Una avrebbe avuto come protagonista il granchio Sebastian della Sirenetta, che si ripresentava come direttore di orchestra (non è ben chiaro se sottomarina come nel classico dell'89 o terrestre), mentre un'altra avrebbe visto Pippo interpretare un novello Icaro, sfidando i pericoli del volo. Inoltre si vociferava di un ritorno degli standard characters sul grande schermo. Non bisogna dimenticare infatti che proprio in quegli anni era in lavorazione il fantomatico The Search for Mickey Mouse, in onore del 75° anniversario del personaggio (che avrebbe visto la partecipazione dei personaggi dei classici Disney e di un Basil di Baker Street assunto per ritrovare l'iconico sorcio sparito), cancellato in favore dell'adattamento dei Tre Moschettieri, interpretati dal trio: Topolino, Paperino e Pippo.


Un decennio di cambiamenti
Chicken Little, I Robinson e Bolt, tre film che risentirono delle decisioni di Eisner relative al passaggio alla CGI
Clair de Lune
La decisione di Eisner diede il colpo di grazia ad un progetto che annaspava, dopo rifiuti e riscritture, che lo avevano portato a passare da essere Fantasia 2006 a chiamarsi The Music Project, per rigettare ogni legame col pesante passato. Intanto i corti che a poco a poco finivano di essere prodotti venivano diffusi, candidandosi a premi importanti come gli Annie Awards e gli Academy Awards, ma venendo proiettati solo in manifestazioni di settore. Annullatasi la possibilità di realizzare un film, si iniziò a ventilare l'ipotesi di una compilation di corti da far uscire in direct-to-video, intitolata Fantasia World, come ventilava anche il regista di Lorenzo, che avrebbe incluso anche la versione originale di Clair de Lune. Quest'ultimo aveva anch'esso una storia travagliata. Era una sequenza dell'originale Fantasia rappresentante un volo di aironi, sulle note del Clair de Lune di Debussy, che però venne esclusa dal film, perché la lunghezza dello stesso stava diventando eccessiva. Nel frattempo, però, la sequenza era già stata animata e venne inserita in Musica Maestro, sostituendo la colonna sonora con Blue Bayou del Ken Darby Chorus, appesantendo un corto già dal ritmo rilassato. Solo in seguito verrà ripristinato nella versione autentica e quindi si pensò di far debuttare proprio in questa nuova raccolta un ritorno alle origini della pellicola. In realtà tutti gli sforzi e le aspettative saranno vani.

John Lasseter
Nel 2006 Eisner è costretto a lasciare la presidenza della compagnia e lo sostituisce Iger, che manda in porto l'acquisto della Pixar, cercando di rivitalizzare il reparto animazione ponendo il gruppo dirigente della Pixar a capo di entrambi gli studi. Ora la patata bollente passa a John Lasseter, che si pone in netta opposizione con la gestione precedente, dichiarando di voler effettuare un ritorno all'animazione tradizionale ed annullando sia le politiche relative ai cheapquel degli allora DisneyToon, che il passaggio della totalità dei film alla computer grafica. Nei primi mesi dell'acquisizione viene pubblicamente riportato come il piano di rientro dell'animazione 2D possa prevedere che Lasseter riprenda in mano il dormiente progetto spin-off di Fantasia intitolato Musicana. Data l'improbabilità di rivitalizzare dal nulla un film rifiutato più di vent'anni prima, più vicina alla realtà potrebbe essere supporre che questo si tratti di un'ulteriore rititolazione del defunto Fantasia 2006, probabilmente con l'aggiunta di sequenze atte a sottolinearne l'internazionalità, forse proprio ispirate allo storico Musicana, a cui lo stesso Lasseter aveva lavorato in gioventù. Uno scherzoso articolo del Times Magazine riprende questa possibilità presentando dichiarazioni dei dirigenti Pixar all'indomani dell'acquisizione, in cui si accenna anche ad altri progetti, alcuni attualmente realizzati, altri scomparsi nelle sabbie del tempo:

<<To impress," insists Edna Mode, the diminutive fashionista of the Pixar smash The Incredibles, "you must express!" As Pixar melds with Disney, the big challenge will be to keep expressing originality in an increasingly cluttered field. There's a toon army on the march: this year a record number of animated features will be released, and coming up are the Shrek and Ice Age crews. Here's a sneak peek at what's on the horizon from animation's new power couple:
Pixar may follow its summer vehicle Cars with Ratatouille, a tale about a rat who lives in a fancy French restaurant. Little is known of future projects, but Incredibles auteur Brad Bird has long wanted to direct a noir-style film, possibly based on Will Eisner's comic The Spirit. Meanwhile, creative kingpin John Lasseter, who has a deep affinity for traditional 2-D cel animation, is expected to revive that form in some way. He may even jump-start the long-dormant world-music spin-off of Fantasia, titled Musicana.[...]">>

<< Per impressionare ", insiste Edna Mode, la minuta fashionista del successo Pixar Gli Incredibili", è necessario esprimere! "Dopo la fusione della Pixar con la Disney, la grande sfida sarà quella di continuare a trasmettere originalità in un campo sempre più ingombro. C'è un esercitodi cartoni  in marcia: quest'anno sarà rilasciato un numero di film di animazione da record, e a venire ci saranno Shrek e L'Era Glaciale. Ecco una sbirciata a quello che è l'orizzonte della nuova potente coppia dell' animazione:
Pixar farà seguire Cars da Ratatouille, un racconto su un topo che vive in uno stravagante ristorante francese. Poco si sa dei progetti futuri, ma l'autore de Gli Incredibili, Brad Bird ha voluto dirigere per lungo tempo un film in stile noir, possibilmente sulla base del fumetto di Will Eisner The Spirit. Nel frattempo, il perno creativo John Lasseter, che ha una profonda affinità per l'animazione tradizionale in 2-D, prevede di farla tornare a vivere in qualche modo. Egli potrebbe anche rimettere in moto il dormiente spin-off di Fantasia, con musiche da tutto il mondo, intitolato Musicana.[...]">>

Il fermento attorno all'evento, però non è abbastanza per riattaccare la spina ad un progetto sopito, i cui precedenti non hanno certo fatto benissimo allo studio in termini di risultati economici e verso il grande pubblico. Ecco che allora in un momento in cui bisogna riconquistare la leadership del settore dell'animazione, si viene ad erodere lo spazio per un prodotto di pura sperimentazione, come era il franchise di Fantasia.

Intanto i corti iniziano finalmente a farsi reperibili, per la gioia degli appassionati. Uno per Uno sarà ospitato nei contenuti speciali del direct-to-video Il Re leone 2, con cui condivide l'ambientazione africana e con cui si mette in continuità con la colonna sonora, ispirandosi, quella del corto, al classico originale. La piccola fiammiferaia finisce nel dvd della Sirenetta, altra produzione tratta da Andersen. Destino viene con tutti gli onori presentato nella nuova edizione di Fantasia 2000, accompagnato da un'ora e mezza di documentario che ne spiega la genesi. Anche Clair de Lune alla fine troverà il suo posto nei contenuti speciali del dvd di Fantasia. L'ultimo a rivelarsi è Lorenzo, che rimane quasi inedito finora. Ma ancora per poco, perché entro il 2015 sarà finalmente presentato assieme ad altri cortometraggi post-2000 (tra cui La Piccola Fiammiferaia) in una raccolta, in cui il pezzo forte sarà Frozen Fever, il corto sequel del più grande successo di sempre nel campo dell'animazione.


- Alter Petrus

Bibliografia essenziale:



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