Si continua il cammino intrapreso col primo episodio della
rubrica "Dall'Isola che non c'è", con il secondo e conclusivo
capitolo dell'Iterazione di una Fantasia, dedicato al secondo Fantasia
dimenticato, ovvero:
La Fantasia del Nuovo
Millennio
Nel 1999, dopo una realizzazione avvenuta nel riserbo, nelle
pause fra un film e l'altro del così detto Rinascimento Disney, usciva nelle
sale Fantasia 2000, il sequel del classico del 1940. Il progetto era stato
portato avanti da Roy Disney, nipote
di Walt, in un periodo di instabilità nella dirigenza Disney, una triade
composta da Michael Eisner, Jeffrey Katzenberg (che aveva lasciato
gli studios nel 1994) e Roy stesso, in seguito alla morte di Frank Wells
(presidente e direttore operativo della compagnia). L'idea aveva iniziato,
però, a farsi strada già negli anni '80 nella mente di Roy Disney, ma la possibilità si delineò grazie alla nascita
del mercato delle videocassette e al successo dell'uscita dell'edizione in VHS
del vecchio Fantasia, facendo credere che esistesse un pubblico per
tale operazione.
Fantasia 2000 si proponeva come un rilancio del franchise,
rispettoso del passato (come è ben intuibile anche per la presenza della
sequenza dell'Apprendista Stregone), ma puntando gli occhi verso l'innovazione
che si era avuta fino a quel momento. Basti pensare che nel film sono presenti
i corti corrispondenti alla terza e quarta incursione della Disney pre-2000
alla computer grafica (I Pini di Roma
e Il Soldatino di Stagno). Non mancano
inoltre sequenze che ribadiscono la carica epica del primo film, come L'Uccello di Fuoco, ma nonostante ciò l'accoglienza fu alquanto fredda. Il grande pubblico continuò a
disinteressarsi di questa forma di pura arte dell'animazione e la critica lo
bocciò perché non era stato in grado di osare e di spingersi verso
l'avanguardia come era stato fatto nel 1940, complice anche un minutaggio più
esiguo, per evitare di perdere appeal verso
gli spettatori che avrebbero voluto solo intrattenimento e disinteressati delle
velleità artistiche dell'opera.
Ma Roy non desistette e decise di riprovarci, pensando di fondere
l'animazione con un repertorio di musiche provenienti da tutto il mondo, dando
il via a ciò che divenne noto come Fantasia
2006.
Fantasia 2006 sarebbe stato un progetto di espansione del brand di Fantasia in campo mondiale, tanto da avvicinarsi come idee maggiormente a ciò che era stato pensato in passato per la realizzazione di Musicana. Purtroppo il film entrò in sviluppo in un periodo considerato come uno dei peggiori nella storia della Disney. La formula del classico anni '90 iniziava a scricchiolare e la direzione intraprese la strada della sperimentazione, con produzioni di qualità anche medio-alta, che però non incontrarono i favori del pubblico. Nello stesso periodo l'animazione stava osservando la nascita di vari competitor che avrebbero cercato di rivaleggiare col gigante di Burbank, spesse volte riuscendolo a surclassare, almeno a livello commerciale. La sorella Pixar, la Sony, BlueSky, ma soprattutto la Dreamworks, che, con a capo il transfugo Katzenberg, nei primi anni del millennio definì il proprio stile come quello egemone nel campo dell'animazione. Un'animazione fatta il più delle volte da umorismo più smaliziato, ma allo stesso tempo infantile, con un uso totale della computer grafica (la Dreamworks aveva provato la strada dell'animazione tradizionale, anche con eccellenti risultati tecnici, ma senza altrettanti successi al botteghino, tanto da decidere di escluderla da ogni progetto seguente). Fu questo il tempo dell'infelice decisione di Eisner di abbandonare la tecnica di animazione a mano e dirottare tutti i progetti in corso verso il 3D, invece di continuare a proporre la dicotomia di tecniche fra WDAS e Pixar. Nel mezzo di questa situazione precaria i lavori su Fantasia 2006, nonostante la sorte del film apparisse oscura, continuarono, in sordina, e vi si dedicarono oltre agli studi di Burbank anche i neo-acquisiti studi francesi dei fratelli Brizzi. Il progetto iniziale comprendeva le seguenti sequenze.
Su questo corto si potrebbe parlare a lungo, tanto la sua
gestazione è stata travagliata e intensa (infatti nei contenuti speciali di
Fantasia 2000 si trova accompagnato da un'ora e mezza di documentario). Walt Disney e Salvador Dalì si conoscevano, questo è risaputo, ed erano anche in
buoni rapporti, tanto da spingere il magnate dell'intrattenimento a proporre
all'artista una collaborazione nella realizzazione di un'opera cinematografica
in animazione. L'idea di Dalì fu di trattare l'incomunicabilità fra i sessi,
attraverso l'utilizzo di barriere fisiche e di diversi codici di espressione,
con come sottofondo la canzone Destino, cantata dal Armando Domiguez. Lo sviluppo del corto
andò avanti a lungo, con il lavoro del surrealista coadiuvato dallo story-board
artist John Hench. Fu realizzato un
test di animazione di 17 secondi, ma poiché i venti di guerra erano incombenti
(con tanti artisti richiamati alle armi, difficoltà economiche e richieste da
parte del governo di materiale d'animazione propagandistico) l'opportunità di
vedere il frutto di un connubio tanto ispirato naufragò nel nulla di fatto.
Riesumate le idee e gli story-board del corto, Roy, nel
periodo della realizzazione di Fantasia 2000, decise di far vedere la luce a
questo progetto dormiente da decenni, affidandolo agli studi di Parigi, con la
consulenza del vecchio Hench, che riuscirono a completarlo nel 2003.
All'interno dell'ideale multiculturalismo dietro al progetto Fantasia 2006, questo
avrebbe dovuto rappresentare la Spagna, terra d'origine di Dalì.
Conclusa la produzione del re leone, Lebo M e Jay Rifkin,
vollero porre una conclusione alla loro collaborazione sulla colonna sonora
della pellicola, con un cd contenente delle tracce musicali ispirate al film,
ma non usate nella produzione. La Disney si interessò al progetto e lo appoggiò,
pubblicando il cd Rhythm of the Pride Lands. Meno di un decennio dopo, l'intenzione
di introdurre variazioni etniche in quello che doveva essere Fantasia 2006
offrì la possibilità di rifarsi alle composizioni di Lebo M ed in particolare a
One by One, canzone che era già
stata utilizzata nell'adattamento in musical del classico del 1994, per una
sequenza ambientata in una baraccopoli sudafricana, con protagonisti dei
bambini che fanno volare il loro aquilone. Sarebbe dovuta essere la sequenza
rappresentante l'Africa.
Lorenzo era un corto che, come Destino, aveva avuto una
gestazione molto lunga. La sua origine quasi coeva al primo, infatti nasce da
un'idea che l'animatore degli studios
Joe Grant ebbe nel 1943, vedendo una
lotta fra i suoi due barboncini. Lo spunto venne accantonato e, solo in
occasione dei lavori per il rilancio di Fantasia, ripreso da Mike Gabriel sessant'anni dopo, che,
con la collaborazione del novantaseienne Grant, animò con una carica espressiva
mai vista una storia dall'atmosfera abbastanza disturbante, con al centro le
vicissitudini di un gatto e della sua coda vittima di un maleficio, con Bordoneo y 900 come colonna sonora il tango .
La piccola
fiammiferaia
L'ultima sequenza sarebbe dovuta ispirarsi al racconto di Hans Christian Andersen La
piccola fiammiferaia, tornando per la colonna sonora sulle consuete
composizioni di musica classica che avevano caratterizzato le installazioni
precedenti della serie, con il Notturno per quartetto d'archi n. 2 in Re
maggiore di Aldexander Borodin.
Oramai la produzione di un terzo Fantasia era stata bocciata, quindi forse
anche per questo il tono della storia si mantiene molto fedele all'originale,
nella tristezza che pervade le immagini e soprattutto nel tragico finale, per
niente addolcito, come accade di continuo nelle trasposizioni disneyane. Si
nota nel cortometraggio un approccio che risente sia dei rimandi ai fasti degli
anni '90, sia alle influenze del recente successo dello studio, Lilo e Stitch, in una fusione pressoché
inedita, dato che il suddetto corto rappresenta uno dei pochi esempi
dell'animazione in elaborazione ai WDAS a cavallo della metà dello scorso
decennio. Dopo di questo verranno realizzati ben poche altre produzioni in
animazione tradizionale e tutte nel periodo dopo i grandi stravolgimenti del
2006, cioè dopo il (momentaneo) reinserimento dello studio nella produzione in
2D. Uno stile, questo che non rivedremo. Il passaggio al 3D sarà totale, per
poi vedere spiragli di ripresa solo dopo la fusione con la Pixar, ma allora sarà qualcosa di diverso, non permettendoci di
godere a pieno d questo anello di passaggio nella storia dell'animazione
tradizionale Disney. All'interno del progetto internazionale dietro a Fantasia
2006, questo avrebbe dovuto rappresentare la Russia.
Le sequenze inedite
Concept di Sebastian da La Sirenetta |
Un decennio di cambiamenti
Chicken Little, I Robinson e Bolt, tre film che risentirono delle decisioni di Eisner relative al passaggio alla CGI |
Clair de Lune |
John Lasseter |
<<To impress," insists Edna Mode, the diminutive fashionista of the Pixar smash The Incredibles, "you must express!" As Pixar melds with Disney, the big challenge will be to keep expressing originality in an increasingly cluttered field. There's a toon army on the march: this year a record number of animated features will be released, and coming up are the Shrek and Ice Age crews. Here's a sneak peek at what's on the horizon from animation's new power couple:
Pixar may follow its summer vehicle Cars with Ratatouille, a tale about a rat who lives in a fancy French restaurant. Little is known of future projects, but Incredibles auteur Brad Bird has long wanted to direct a noir-style film, possibly based on Will Eisner's comic The Spirit. Meanwhile, creative kingpin John Lasseter, who has a deep affinity for traditional 2-D cel animation, is expected to revive that form in some way. He may even jump-start the long-dormant world-music spin-off of Fantasia, titled Musicana.[...]">>
<< Per
impressionare ", insiste Edna Mode, la minuta fashionista del successo
Pixar Gli Incredibili", è
necessario esprimere! "Dopo la fusione della Pixar con la Disney, la
grande sfida sarà quella di continuare a trasmettere originalità in un campo
sempre più ingombro. C'è un esercitodi cartoni in marcia: quest'anno sarà rilasciato un
numero di film di animazione da record, e a venire ci saranno Shrek e L'Era Glaciale. Ecco una sbirciata a quello che è l'orizzonte della
nuova potente coppia dell' animazione:
Pixar farà seguire Cars da Ratatouille, un racconto su un topo che vive in uno stravagante
ristorante francese. Poco si sa dei progetti futuri, ma l'autore de Gli
Incredibili, Brad Bird ha voluto dirigere per lungo tempo un film in stile noir,
possibilmente sulla base del fumetto di Will Eisner The Spirit. Nel frattempo, il
perno creativo John Lasseter, che ha una profonda affinità per l'animazione tradizionale
in 2-D, prevede di farla tornare a vivere in qualche modo. Egli potrebbe anche
rimettere in moto il dormiente spin-off di Fantasia, con musiche da tutto il
mondo, intitolato Musicana.[...]">>
Il fermento attorno all'evento, però non è abbastanza per
riattaccare la spina ad un progetto sopito, i cui precedenti non hanno certo
fatto benissimo allo studio in termini di risultati economici e verso il grande
pubblico. Ecco che allora in un momento in cui bisogna riconquistare la
leadership del settore dell'animazione, si viene ad erodere lo spazio per un
prodotto di pura sperimentazione, come era il franchise di Fantasia.
Intanto i corti iniziano finalmente a farsi reperibili, per
la gioia degli appassionati. Uno per Uno
sarà ospitato nei contenuti speciali del direct-to-video
Il Re leone 2, con cui condivide
l'ambientazione africana e con cui si mette in continuità con la colonna
sonora, ispirandosi, quella del corto, al classico originale. La piccola fiammiferaia finisce nel dvd
della Sirenetta, altra produzione
tratta da Andersen. Destino viene
con tutti gli onori presentato nella nuova edizione di Fantasia 2000, accompagnato da un'ora e mezza di documentario che
ne spiega la genesi. Anche Clair de Lune
alla fine troverà il suo posto nei contenuti speciali del dvd di Fantasia. L'ultimo a rivelarsi è Lorenzo, che rimane quasi inedito
finora. Ma ancora per poco, perché entro il 2015 sarà finalmente presentato
assieme ad altri cortometraggi post-2000 (tra cui La Piccola Fiammiferaia) in una raccolta, in cui il pezzo forte
sarà Frozen Fever, il corto sequel
del più grande successo di sempre nel campo dell'animazione.
- Alter Petrus
Bibliografia essenziale:
- Alter Petrus
Bibliografia essenziale:
- Destino, di Valerio Paccagnella
- Uno per Uno, di Valerio Paccagnella
- Lorenzo, di Valerio Paccagnella
- La Piccola Fiammiferaia, di Valerio Paccagnella
- Fatasia Franchise, da Wikipedia
- Waking Sleeping Beauty, di Don Hahn
- Contenuti speciali di Fantasia e Fantasia 2000
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