Sono state annunciate le nomination per gli Academy Awards di quest'anno. Per le categorie relative all'animazione i titoli scelti sono i seguenti.
Miglior film d’animazione
Baby Boss
Coco
Loving Vincent
Ferdinand
The Breadwinner
Loving Vincent
Ferdinand
The Breadwinner
Quest'anno è stata scelta una buona cinquina dall'Academy, considerando la poca ricchezza di prime punte. Ferdinand, basato sul libro La storia del Toro Ferdinando, di Munro Leaf (già adattata dalla Disney nel 1936) gioca sulla definizione della propria identità e su un un cast originale famoso. Alla regia Saldanha (già cimentatosi coi due Rio) regala una commedia con punte di slapstick che non mette da parte un contenuto emozionale ben definito, pur con una tecnica non brillantissima. Baby Boss, invece, punta sull'assurdo, su una narrazione altalenante, ancorata ai classici aspetti Dreamworks, in particolare nell'umorismo, ed un cast capace di attirare interesse. Forse il più debole del lotto. Per Coco non c'è bisogno di presentazioni: il nuovo film Pixar ha già conquistato tutti ed è stato anche nominato per la categoria Migliore Canzone con “Remember me”. Non una novità per i tipi di Emeryville, se non fosse per l'uso intradiegetico della musica nella pellicola, in passato osteggiato. Loving Vincent è stato una vera rivelazione. Partito su Kickstarter e diventato piccolo oggetto di culto, si propone di narrare la vita di Vincent Van Gogh adattando i quadri dell'artista, come primo film interamente dipinto su tela della storia. Per far ciò si avvale del rotoscopio, ed ecco che le fondamenta iniziano a scricchiolare, poiché con tale tecnica risultano fin troppo evidenti le limitazioni del progetto. Potrei dilungarmi, ma quella contro il rotoscopio è una battaglia che non me la sento di combattere ora. Infine The Breadwinner, coprodotto da quel Cartoon Saloon che ha già regalato al mondo quei gioielli di The Secret of Kells e Song of the Sea, basato sul romanzo omonimo di Deborah Ellis; un film che si direbbe impegnato, avendo la volontà di parlare delle condizioni di vita delle donne in Afghanistan. Finora gli Oscar non sono stati generosi con Cartoon Saloon, ma stavolta forse la sponsorizzazione di Angelina Jolie potrebbe smuovere qualcosa, anche se sarà molto difficile.
Miglior cortometraggio animato
Dear Basketball di Glen Keane e Kobe Bryant
Garden Party di Victor Caire e Gabriel Grapperon
Lou di Dave Mullins e Dana Murray
Negative Space di Max Porter e Ru Kuwahata
Revolting Rhymes di Jakob Schuh e Jan Lachauer